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Cenni storici sul pianeta “Cinema”

La pittura, la scultura, la musica, la filosofia, la letteratura, il teatro si possono racchiudere in una sola parola: Cinema.
Il Cinema è a ragione considerato la "Decima Musa" che comincia ad evolversi fino ad esplodere, alla fine del 1800.
Il suo significato proviene dal greco antico κίνημα (kinēma) "movimento" per poi diventare cinématographe, termine coniato in Francia dai fratelli Lumière nel 1890, del quale fu adottato il diminutivo: Cinema. E’ semplicemente l’illusione ottica del movimento ( fenomeno della persistenza delle immagini sulla retina) ottenuto da una sequenza di immagini fotografiche (fotogrammi ) scattate in diverse e successive posizioni di uno o più soggetti in movimento e stampate in seguito l’una sotto l’altra su un supporto ( la pellicola ) e poi proiettate su uno schermo ad una velocità di 24 fotogrammi al secondo per mezzo di un apparecchio chiamato proiettore.
Per giungere alla tecnica definitiva di ripresa e di proiezione, le tappe intermedie di sviluppo passano attraverso la messa a punto di apparecchiature, oggi considerate ingenue, ma indispensabili per l’approfondimento della conoscenza.

                                                                          

ombre cinesi
Le ombre cinesi: Lo spettatore si pone davanti ad uno schermo bianco semi-trasparente dietro il quale degli attori recitano e manovrano delle figure, le cui ombre ingrandite, vengono proiettate su di esso da una forte fonte di luce .




lanterna magica del 1750 circa
La lanterna magica: E’ un’apparecchiatura per proiettare delle immagini fisse, consistente in una scatola chiusa nella quale è posta una candela la cui luce passa attraverso un foro praticato sulla scatola sulla quale è applicata una lente.
E’ un procedimento del tutto analogo a quello dei moderni proiettori di diapositive.
Normalmente si proiettano delle immagini dipinte su una lastra di vetro, su una parete o uno schermo, in una stanza buia.
E’ conosciuta presso le corti europee già dalla prima metà del 1600 ed è citata dal padre gesuita Athanasius Kircher nel libro “ Ars Magna Lucis et Umbrae”.
In seguito , nel 1659 lo studioso olandese Christiaan Huygens ne rivendica la paternità inserendola tra le sue invenzioni e dandole il nome di “Lanterna magica”. Anche l’italiano Matteo Campani, ottico, nel 1678 ne rivendica l’invenzione!


SCATOLA MONDO NUOVO
Il Mondo nuovo: Simile nel principio alla lanterna magica, ha però un funzionamento opposto, poiché le immagini, illuminate tramite la luce di una candela, non venivano proiettate all'esterno, ma osservate dagli spettatori all'interno di una cassa di grandi dimensioni, alta quanto una persona, dove si possono guardare tramite appositi fori.
Le immagini, talvolta sono mosse come le marionette o con lo scorrimento di lastre trasparenti l'una sull'altra .



Taumatropio
Il Taumatropio: Fu inventato nel 1824 .Consiste nel far ruotare un disco di cartone a cui sono fissati due fili ed è disegnato da entrambe le parti con soggetti destinati a integrarsi a vicenda . Le immagini si sovrappongono creando così l'illusione di movimento. Esempi tipici sono l'uccellino e la gabbia o il vaso e i fiori.




Fenachitoscopio
Il Fenachitoscopio : Joseph-Antoine Plateau, fisico belga ne fu l’inventore nel 1833. Consiste in una ruota, che gira intorno ad un asse centrale, sulla quale sono praticate delle fessure ad intervalli regolari attraverso cui poter guardare. Sul lato interno invece, vengono disegnate delle immagini, anche queste a intervalli regolari; uno specchio su cui proiettare le immagini completa il tutto. Il movimento veloce della ruota e gli spazi vuoti creano, anche in questo caso, l'illusione del movimento.
La grande novità di questo strumento sta nel fatto che per primo sfrutta il fenomeno della persistenza sulla retina dell’immagine. Il fenachitoscopio è il più diretto antenato della pellicola cinematografica, con le immagini montate su un cerchio invece che su una striscia di carta.



ZOOTROPIO
Lo Zootropio : Chiamato anche "tamburo magico", "Dedalum" e "ruota del diavolo", fu inventato dal matematico americano William George-Horner nel 1834 e usato intorno al 1868. Si disegnano su strisce di carta una serie di immagini che poi sono poste all'interno di un tamburo il cui movimento rotatorio da l'illusione del movimento. Come per il fenachistiscopio, si praticano delle fessure a intervalli regolari per sfruttare il fenomeno della persistenza retinica. Attraverso un sistema di specchi e un'opportuna illuminazione le immagini sono proiettate su uno schermo e quindi si assiste a una sorta di visione collettiva.



cineografo.JPG
Il Cineografo : Si tratta di un libro tascabile con fogli su cui vengono disegnate le immagini in successione, che si fanno scorrere velocemente tra le dita. La sovrapposizione delle immagini dà l'illusione del movimento. Veniva usato intorno al 1868.



Prassinoscopio
Il Prassinoscopio : Consiste in una modifica apportata allo Zootropio da Emil Reynaud nel 1878.Egli inserisce al centro del macchinario precedente un prisma di specchi su cui si riflettevano le immagini. Come per lo zootropio le immagini sono intervallate a spazi vuoti che ingannano l'occhio umano, migliorando molto la qualità delle immagini. Inoltre intuisce che se avesse proiettato le immagini del prisma su uno specchio e poi su uno schermo avrebbe potuto avere dimensioni uguali a quelle reali.
Per primo utilizza le immagini fotografiche, stampate su vetrini, legandole in una striscia con sottili pezzi di carta, con una primitiva perforazione per favorire lo scorrimento su un rullo: è il ” Teatro ottico “, il precursore dei cartoni animati.
Le prime proiezioni sono effettuate al Musèè Grevin di Parigi nel 1892 ed hanno la durata di circa un minuto. Di questi cortometraggi ce ne è pervenuto integro solo uno, “l’Autor d’une cabine” : tratta di una ragazza che va al mare, scivola e viene aiutata da un gentiluomo che alla fine tenterà delle avances.


Muybridge race horse
Il Muybridge : Prende il nome dall’inventore Edward Muybridge, uno scienziato che lavorava a Palo Alto, in California. egli studiò nel 1878 un sistema per ottenere immagini in sequenza. Colloca più macchine fotografiche a distanze regolari, azionando lo scatto di ognuna tramite fili di lana tesi lungo un tragitto ed investiti da un cavallo in corsa. L'esperimento è ripetuto anche con un uomo nudo in corsa.
Il movimento ottenuto è però scomposto in quanto le fotografie scattate risultano troppo distanti le une dalle altre.

 


L’evoluzione della fotografia, ed in particolare il passaggio dalla lastra di vetro alla pellicola cinematografica di celluloide (film), facilita la registrazione delle immagini su questo nuovo supporto . Iniziano pertanto gli studi per la ricerca di nuovi macchinari che permettono la ripresa e la proiezione delle immagini da destinare ad un pubblico sempre più numeroso da radunare in Teatri o sale di proiezione, ovviamente a pagamento !


FUCILE DI MAREY
Il fucile fotografico: Siamo intorno al 1880 quando Etienne-Jules Marey ebbe l’idea sfruttare il meccanismo dei fucili, riuscendo a ….sparare 12 foto al secondo. La sua” Onda “ del 1888 è il più antico documento di fotografia in movimento pervenuto fino ai nostri giorni. Resta però un vero problema : trovare un meccanismo che consentisse la proiezione del movimento utilizzando una serie di fotografie.


kinetoscopio di edison
Il Kinetoscopio: Questo apparecchio fu brevettato nel 1891 da Thomas Alva Edison . E' formato da una grande cassa sulla cui sommità è posizionato uno spioncino binoculare su cui lo spettatore poggia gli occhi, e girando una manovella può osservare lo scorrere delle immagini impresse sulla pellicola montata su una serie di rulli. E' chiamato anche “peepshow”, poiché per vedere le immagini in movimento è necessario, uno alla volta, avvicinarsi a guardare dentro la cassetta.
Tra il 1894 e 1896 Edison presentò dei brevi filmati :The kissSerpentine dancesSandow (The strong man)Glenroy brothers (Comic boxing)CockfightThe barber shopFeeding the doves Seminary girls , che furono mostrati , dietro pagamento, nelle fiere e in locali attrezzati .

KINETOGRAFO DI ALBERINI
Il Kinetografo: Filoteo Alberini ideò questo apparecchio nell’autunno del 1894. E'la prima macchina da ripresa che consente di proiettare immagini in movimento. Chiese il brevetto della sua invenzione al ministero dell’Industria e del Commercio. Lo ottenne un anno dopo con il n° 245032 , era il 21 dicembre 1895.
In quello stesso dicembre Louis Lumière, in Francia, con un apparecchio molto simile al Kinetografo, ottenne il brevetto con circa 20 giorni di anticipo rispetto all’Alberini !
Nel 1904 con Dante Santoni, creò il primo stabilimento cinematografico “ Alberini & Santoni”, divenuto nel 1906 “ Cines “.
Il 20 settembre del 1905 venne proiettato il primo film italiano a soggetto “La presa di Roma”, da loro ideato prodotto e diretto.


cinematografo lumiere proiezione Parigi
Le Cinematographe : Anche se i Fratelli Lumière hanno ottenuto il brevetto, prima di Alberini è ancora oggi discutibile su chi sia stato veramente l'inventore del cinema , potendo accreditare anche a Thomas Alva Edison la stessa invenzione !
E’ indubbio però che i Lumière furoni i primi a proporre la visione della settima Arte collettivamente come era accaduto da sempre per il Teatro.
E’ il 28 dicembre 1895 quando i fratelli Lumière proiettano al Grand Café des Capucines di Parigi dieci pellicole (film)di circa un minuto l'uno, tra le quali L’innaffiatore innaffiatoLa colazione con il figliolettoL’uscita dalla fabbricaI giocatori di carteLa demolizione e la…ricostruzioneLa locomotiva che entra nella stazione. Merito dei fratelli Lumière è quello di dare allo spettatore la sensazione del vero, e ci riescono pienamente!


 


Nasce lo "star system", tutti vogliono diventare attori e la notorietà trasforma gli attori in divi.
Fin qui siamo nell’era del Cinema muto. Le didascalie , il pianoforte, i narratori ed altri artifici accompagnano le proiezioni dei film di quest’epoca, li rendono più coinvolgenti. Ma quando si applica il sonoro sincronizzato alle immagini cinematografiche è possibile la realizzazione di film in cui ascoltare la voce degli attori, i vari rumori di fondo e le musiche.
Nasce il ” Cinema parlato”.
Il 16 ottobre 1926 , negli Stati Uniti, fu il film “Il cantante di jazz” con Al Jolson , della Warner Bros. ad aprire la strada alle proiezioni pubbliche in cui era possibile ascoltare gli attori che parlano e cantano. Nel 1930 arriva un’altra grande novità: il doppiaggio.
Immensi sono stati i progressi tecnici fino ai nostri giorni e a buon titolo la “ Settima Arte” si è preoccupata di valorizzare i contenuti delle varie Opere prodotte. Sempre l’ingegno e l’intelletto umano hanno reso possibile lo svelarsi di nuove strade che hanno portato ai vari periodi storici del Cinema:

Movimenti storici

L’Espressionismo Nasce in Germania tra il 1918 e il 1920 dall'espressionismo letterario e da quello pittorico.Il concetto base era che i film devono essere immaginati come "disegni viventi". Le scenografie dipinte, forti contrasti delle forme e dei movimenti ed esagerata deformazione della realtà. Porta alla creazione di esseri mostruosi e rappresentazioni di scene da incubo.
La Nuova Oggettività (in tedesco Neue Sachlichkeit)E' un movimento artistico nato in Germania alla fine della prima guerra mondiale che coinvolge principalmente la pittura.
L’anno più importante per il movimento fu probabilmente il 1925, quando si tenne una mostra d’arte a Mannheim dedicata alla Nuova Oggettività.
Il cinema surrealista E' una delle avanguardie del cinema francese degli anni Venti del XX secolo. Si colloca nel periodo compreso tra il 1924 e il 1930, ed ha come protagonisti due spagnoli: Luis Buñuel e Salvador Dalì.
Il realismo poetico E' una corrente cinematografica che si sviluppa nella Francia degli anni '30. Il movimento avrà una grandissima influenza in molti paesi, ponendo le basi per la nascita del cinema moderno.
Il cinema astratto E' una delle avanguardie del cinema tedesco degli anni Venti del XX secolo. Il suo obiettivo è quello di creare un "cinema puro", svincolato da qualsiasi soggetto riconoscibile o storia.
Il Kammerspiel E' un movimento del teatro e del cinema (Kammerspielfilm) tedesco degli anni venti. Letteralmente «gioco da camera», si ispira alla musica da camera (Kammermusik), condividendone la vocazione per una rappresentazione "per pochi", in ambienti raccolti, di piccole dimensioni, dove la distanza tra pubblico e attori sia piccola, in maniera da poter apprezzare le più piccole sfumature nei gesti e nelle espressioni.
Il cinema futurista E' il più antico movimento del cinema d'avanguardia europeo. Nasce in Italia ufficialmente nel 1916 (ma con qualche esperimento anteriore) e non lascia opere di grandissima importanza, prese singolarmente: ma la sua portata culturale è molto ampia e influenzerà tutte le successive avanguardie, nonché alcuni autori stessi del cinema narrativo, fino alle visioni oniriche di alcuni film di Hitchcock.
Cinema di propaganda fascista Nel 1924, l'anno della breve crisi subita dal regime fascista dopo l'omicidio del deputato Giacomo Matteotti, viene costituito l'"Istituto Luce", con lo scopo di diffondere l'immagine di Mussolini con il cinegiornale in tutta Italia, e poco dopo l'Ufficio Stampa che sarebbe diventato nel 1937 Ministero della Cultura Popolare.
Il Neorealismo Nasce in Italia nell'immediato dopoguerra e tende ad avere una nuova visione verso la realtà: affronta la rappresentazione dei bisogni collettivi in modo sociale attraverso una soluzione positiva. Cerca una spinta morale anzichè un orientamento estetico.E' stato uno specchio eccezionale dell'Italia del dopoguerra, ma esaurisce la sua spinta agli inizi degli anni '50.
La Nuovelle Vague Nasce in Francia alla fine degli anni ’50 e prende il nome da un'inchiesta effettuata sulla giovaentù francese.Il movimento assume una certa rilevanza per il suo anticonformismo. E' basilare per il rinnovamento delle convenzioni narrative e stilistiche. Con esso il panorama del cinema francese ne esce radicalmente modificato.
Il Free cinema E' un movimento cinematografico inglese, culturale, sociale e politico (esplicitamente di sinistra), fondato verso la metà degli anni cinquanta.
La New Hollywood Nasce negli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta. Non è una vera e propria scuola ma è considerato un atteggiamento condiviso dalla gran parte del mondo hollywoodiano. E' caratterizzato da una forte ansia di rinnovamento tematico e formale. La grande rivolta giovanile del 1968 contro la guerra guerra del Vietnam agevola lo svecchiamento di un superato stile cinematografico . La realtà e la storia sono affrontate con nuovi presupposti : la società accetta con simpatia la contestazione giovanile nei campus, si condanna la violenza e l'ipocrisia, si analizza la storia dell'America in maniera critica, si sognano fughe on the road con la morte al proprio fianco, incontra il favore della gente la figura dell'antieroe, del disadattato, dell'anarcoide. Intorno alla fine degli anni settanta la "New Hollywood" si esaurisce ma avrà il merito di aver lasciato il seme per nuove tendenze e per un gran numero di attori e registi.

Cinéma Nôvo E' un movimento cinematografico brasiliano di rinnovamento, avvenuto nella seconda metà del XX secolo, il cui spirito generale è espresso dalla frase "Uma câmera na mão e uma idéia na cabeça" (traducibile come "Una macchina da presa in mano e un'idea in testa"),
iniziata sottotono negli anni cinquanta; attorno al 1960 si impose come la più audace e compatta delle nouvelles vagues internazionali.
Nuovo cinema tedesco (Neuer Deutscher Film o Junger Deutscher Film, abbreviato in JDF) E' un movimento cinematografico sviluppatosi in Germania tra gli anni '60 e gli anni '80, e che coinvolge una generazione di giovani registi.
Il Dogma 95 Nella primavera del 1995 i registi Lars Von Trier e Thomas Vinterberg scrissero un manifesto con le loro volontà:
DOGMA 95

"Io giuro di sottomettermi al seguente corpo di regole delineate e confermate da DOGMA 95: Le riprese devono essere fatte dal vero. Non devono essere utilizzati scenografie e set(se è necessario per la storia un particolare elemento scenografico, si deve scegliere una location in cui è già presente quell’elemento). Il suono non deve mai essere prodotto separatamente dalle immagini e viceversa (la musica non deve essere usata a meno che non si senta nell’ambiente in cui si svolge il film). La cinepresa deve essere a spalla. Sono concessi tutti i movimenti (e l’immobilità) che si può ottenere a mano (il film non deve svolgersi dove è piazzata la cinepresa; le riprese devono avere luogo dove si svolge il film). Il film deve essere a colori. Non sono concesse illuminazione speciali. (Se c’è troppa poca luce per impressionare la pellicola la scena deve essere tagliata o si può attaccare una singola torcia alla cinepresa). Il lavoro sulle ottiche e sui filtri è proibito. Il film non deve contenere azioni superficiali (omicidi, armi ecc. non devono comparire). È proibita l’alienazione temporale o geografica (cioè il film deve avere luogo qui e ora). I film di genere non sono accettabili. Il formato del film deve essere Academy 35 mm. Il regista non deve essere accreditato. Mi impegno inoltre come regista a evitare il gusto personale! Non sono più un artista.
Giuro di non creare un’"opera", poiché ritengo l’istante molto più importante del tutto. Il mio fine supremo è costringere la verità a uscire dai miei personaggi e dalle mie ambientazioni.
Giuro di fare ciò con tutti i mezzi disponibili e a discapito di ogni considerazione di buongusto o di carattere estetico.
Pronuncio a questo modo il mio VOTO DI CASTITÀ".

Copenhagen, lunedì 13 marzo 1995
New Queer Cinema E' un' espressione coniata nel 1992 dalla critica e giornalista femminista B. Rudy Rich in un articolo su "Village Voice". La giornalista analizzando la stagione cinematografica appena conclusa, nota una ricca presenza di film a tematica omosessuale.






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